Nel cuore dell’Irpinia, immerso nel paesaggio verde e silenzioso delle colline avellinesi, sorge il Castello di Gesualdo, simbolo del borgo che porta lo stesso nome.
Costruito in epoca longobarda, tra il VII e il IX secolo, fu inizialmente una struttura difensiva, poi trasformata e ampliata nel tempo da diverse dominazioni, tra cui i Normanni e gli Svevi.
Il suo momento di massimo splendore arrivò nel XVI secolo, grazie a Carlo Gesualdo, principe di Venosa, celebre per la sua musica rivoluzionaria e per la sua vita tormentata. Fu lui a trasformare l’antica fortezza in una residenza nobiliare, dotata di cortili, logge e ambienti dedicati alla musica e alla rappresentazione. Ancora oggi, si percepisce in quei luoghi il fascino di un’epoca colta e drammatica, dove l’arte conviveva con il potere.
Dopo secoli di abbandono e i danni provocati dal terremoto del 1980, il castello è stato oggetto di importanti restauri e oggi è in parte visitabile. Ospita eventi culturali, concerti, mostre e manifestazioni che richiamano la figura del principe e la storia musicale del borgo.
Il Castello di Gesualdo non è solo una meta turistica, ma un luogo dell’anima, dove le pietre raccontano storie di passione, ingegno e bellezza, e dove il passato dialoga con il presente attraverso la cultura.