Nel verde della valle di Montella, lontano dai rumori del mondo, sorge il Complesso Conventuale di San Francesco a Folloni. È uno di quei luoghi in cui il tempo sembra rallentare e la quiete diventa una compagna discreta.
Non serve essere credenti per percepire la pace che si respira tra i chiostri e i muri antichi di questo convento: basta lasciarsi attraversare dal silenzio e osservare con occhi aperti.
Secondo la tradizione, fu fondato nel 1222, quando San Francesco d’Assisi, diretto al Santuario di San Michele sul Gargano, lasciò in questa zona alcuni dei suoi frati. Il bosco era allora un luogo selvaggio, popolato da banditi e pericoli. Una notte d’inverno, una nevicata coprì ogni cosa, tranne il punto esatto in cui dormivano i frati. Da quel segno – letto come protezione divina – nacque il desiderio di costruire un rifugio: il convento.
Nel corso dei secoli, il complesso ha cambiato volto. Le trasformazioni più significative arrivarono tra il Cinquecento e il Settecento, quando terremoti e ristrutturazioni conferirono al convento l’eleganza barocca e la leggerezza rococò che oggi lo caratterizzano. La chiesa, a navata unica, sorprende per i suoi stucchi delicati e il pavimento in maiolica del Settecento. Un luogo particolarmente caro ai fedeli è la Cappella del Crocifisso, che custodisce una reliquia legata a un miracolo attribuito a San Francesco.
Nel convento trova spazio anche un piccolo ma prezioso museo. Vi si conservano oggetti sacri, vesti liturgiche, e le vesti funerarie del conte Diego I Cavaniglia, ritrovate tra le rovine dopo il terremoto del 1980. Ogni oggetto racconta una storia, ogni angolo conserva una memoria. C’è anche una biblioteca storica, con oltre ventimila volumi, che testimonia la profonda vocazione culturale di questo luogo.
Il convento è aperto durante le funzioni religiose, che si tengono nel tardo pomeriggio durante la settimana e la domenica anche a metà giornata. Per chi desidera visitare il museo o la biblioteca, è meglio contattare prima la struttura, così da trovare il momento giusto per un'esperienza completa.
San Francesco a Folloni non è solo un luogo da vedere, è un luogo da ascoltare. Qui la pietra racconta, il vento accarezza le arcate e ogni passo sembra accompagnato da una preghiera silenziosa. È il posto perfetto per chi cerca un frammento di bellezza autentica nel cuore dell’Irpinia.