Nel cuore di Sorrento, poco distante dalla stazione della Circumvesuviana, si staglia il volto inconfondibile di Lucio Dalla su una parete alta e luminosa.
Realizzato nel 2022 dallo street artist napoletano Jorit, il murale è un omaggio commosso e potente al cantautore bolognese nel decimo anniversario della sua scomparsa.
Lucio Dalla aveva un legame profondo con questa terra: fu proprio a Sorrento, affacciato sul Golfo di Napoli e ispirato dalla storia del tenore Enrico Caruso, che scrisse una delle sue canzoni più amate, “Caruso”. Un amore ricambiato dalla città, che nel 1997 gli conferì la cittadinanza onoraria.
L’opera di Jorit lo ritrae con gli iconici occhiali tondi e il berretto, lo sguardo rivolto lontano, quasi a cercare l’infinito. Sulle sue guance spiccano le due strisce rosse, simbolo distintivo dell’artista, che indicano l’appartenenza alla "Human Tribe" – una tribù simbolica che unisce l’umanità nel nome della solidarietà e della giustizia.
Prima di dipingere il ritratto, l’artista ha riportato sul muro alcuni versi della canzone “Se io fossi un angelo”, un brano in cui Dalla immaginava un mondo più giusto e umano. Così, il murale diventa non solo un tributo alla sua musica, ma anche un messaggio di speranza, pace e impegno sociale.
Oggi, quel volto che guarda il cielo e il mare è diventato un punto di riferimento per residenti e turisti, un luogo in cui arte, memoria e bellezza si incontrano per raccontare la storia di un uomo che, con le sue canzoni, ha parlato al cuore di tutti.