Nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, a pochi passi da San Gregorio Armeno, si cela una delle chiese più affascinanti e misteriose della città: la Chiesa di Santa Luciella ai Librai.
Fondata nel XIV secolo e legata alla confraternita dei pipernieri (gli scalpellini che lavoravano il piperno), la chiesa è stata per secoli un luogo di culto e di devozione popolare, oggi tornata alla luce grazie a un attento lavoro di recupero e valorizzazione.
Ciò che rende Santa Luciella unica è la presenza, nel suo ipogeo, di un celebre teschio con le orecchie, simbolo di una particolare tradizione napoletana: si riteneva che il teschio potesse "ascoltare" le preghiere dei fedeli e intercedere per loro nell’aldilà.
Questo culto delle anime pezzentelle, tipico di Napoli, rende il luogo carico di suggestioni, spiritualità e memoria collettiva. Dopo anni di abbandono, la chiesa è stata riaperta al pubblico nel 2019 grazie all’impegno dell’associazione Respiriamo Arte, che ne ha curato il restauro e ne promuove oggi la visita guidata.
Un piccolo gioiello barocco e un viaggio nella Napoli più autentica, dove fede, arte e mistero si intrecciano in un racconto senza tempo.